Sicurezza sui luoghi di lavoro: cosa cambia con il Decreto Fare

  • 20/08/2013
  • L'8 agosto scorso il Decreto Fare (DL. 69/2013) ha avuto l'approvazione definitiva alla Camera. Si è molto discusso di alcune misure contenute nel provvedimento, come l'occupazione giovanile e il rinvio dell'aumento per l'Iva, ma altrettanto importanti sono anche le semplificazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro introdotte dall'articolo 32. Sono essenzialmente tre le novità presenti nel decreto, esaminiamole da vicino. La prima rilevante innovazione riguarda il costo del personale negli appalti pubblici. Nello specifico: il costo complessivo del personale sarà valutato anche in rapporto alle voci retributive previste dalla contrattazione integrativa di secondo livello e non più solo sulla base dei minimi salariali statuiti dal contratto nazionale di settore, stipulato da sindacati e organizzazioni dei datori di lavoro più rappresentative su scala nazionale. Le altre due innovazioni riguardano il servizio di prevenzione e protezione e le verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro. Per quanto concerne la prima misura si deve ravvisare un cambiamento procedurale rispetto al Dl. 81/2008. Infatti, a differenza di quanto accadeva in precedenza, il servizio di prevenzione e protezione dovrà essere svolto prioritariamente dall'azienda e dall'unità produttiva. In materia di verifiche delle attrezzature, il decreto, ha stabilito che i controlli dell'Inail dovranno avere luogo entro 45 giorni dalla messa in servizio delle attrezzature e non più a partire dalla richiesta del datore di lavoro. Nell'evenutalità in cui il nostro istituto nazionale per l'assicurazione sul lavoro non effettuasse la verifica nell'arco temporale dei 45 giorni, il datore di lavoro (secondo le modalità indicate nel decreto ministeriale 11 aprile 2011) potrà avvalersi, qualora lo volesse, di altri soggetti pubblici o privati abilitati. Ulteriori accertamenti vengono predisposti, sempre in seguito alla libera scelta del datore di lavoro, dalle Asl, dall'Arpa o da soggetti pubblici o privati accreditati. Queste misure sono un segnale molto importante che il governo ha voluto lanciare al mondo del lavoro. Se è vero che secondo l'Inail nel 2012 sono diminuiti i morti e gli incidenti sul lavoro, anche in virtù dell'aumento delle ispezioni, non bisogna sottovalutare che la questione sicurezza rimane un nodo cruciale in Italia. Ricordiamo, a tale proposito, che iI numero di denunce di infortuni, nel corso dell'anno passato, è di quasi di 745 mila. Inoltre bisogna tenere presente che il decremento degli incidenti è anche parzialmente spiegabile prendendo in considerazione gli effetti della crisi economica, ovvero: meno lavoratori minore esposizione al rischio. (fonte Yahoo!)

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