Salario minimo, Morando: “Galera per l'imprenditore che non lo rispetta”

  • 08/04/2014
  • Mentre la Germania ha approvato la scorsa settimana la legge sul salario minimo, fissato a 8,50 euro l'ora, in Italia il dibattito continua serrato con un moderato ottimismo sulla possibilità che un provvedimento del genere veda la luce anche nel nostro paese. Un'apertura alla possibilità di introdurre una norma di questo tipo anche in Italia è arrivata dal viceministro dell'economia Enrico Morando: “Si potrebbe fare una legge sul salario minimo che preveda la galera per l'imprenditore che paga di meno”.

    Lo stesso viceministro ha poi parlato della possibilità che il contratto nazionale sia attivo soltanto dove non sia stato possibile fare un accordo di secondo livello: “In questo modo – ha spiegato il viceministro – aiutiamo la produttività spostando la contrattazione tra le parti non solo sul salario ma anche sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese”. Tale contrattazione di secondo livello dovrà partire comunque dai limiti fissati dalla legge, in modo parteciolare su quella in divenire sul salario minimo.

    Il provvedimento in questione dovrebbe essere inserito nel secondo pacchetto di misure previste dai tanti chiacchierati Job Acts che dovrebbero toccare anche la revisione della cassa integrazione, l’introduzione dell’assegno universale di disoccupazione, del contratto a tutele crescenti, l’istituzione dell’Agenzia nazionale per l’occupazione e l'introduzione di un tax credit per le mamme.

    Scritto da Bruno De Santis. 

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