Pensioni, tagli e uscita anticipata
- 09/01/2014
-
Il Governo studia delle modifiche al sistema pensionistico che dovrebbero prevedere tagli alle maxi pensioni e la revisione dei criteri della legge Fornero. Le ipotesi al vaglio dell'esecutivo prevederebbero la riduzione delle pensioni d'oro e d'argento cioè gli assegni medio-alti: in particolare i tagli potrebbero riguardare le rendite previdenziali maturate con il metodo retributivo, ritenute non corrispondenti ai contributi versati. Per tali pensioni è possibile l'introduzione di un contributo di solidarietà che andrebbe ad aggiungersi a quello già introdotto per le pensioni superiori ai 90mila euro: tale tributo sarebbe determinato dalla differenza tra l'assegno percepito e la rendita che sarebbe stata liquidata considerando soltanto la contribuzione accantanata (più alta è la differenza, più alta sarà la riduzione).
Per quanto riguarda invece la modifica della riforma Fornero, il ministro Giovannini sta studiando la possibilità di una pensione anticipata attraverso un prestito pensionistico che consentirebbe ad alcune categorie di lavoratori di entrare in pensione un paio di anni prima rispetto ai requisiti richiesti dalla Legge Fornero: in pratica tali persone riceverebbero un anticipo sulla pensione futura per un importo pari a circa l'80% della rendita che poi restituirà in maniera graduale quando scatteranno i requisiti per la pensione.Scritto da Bruno De Santis.
-
