Pensioni PA, stop a quota 96 e limiti pensionamenti d’ufficio

  • 06/08/2014
  • Nulla di fatto: stop a quota 96 e al limite di 68 anni per i pensionamenti di ufficio di professori universitari e primari. Alla fine il Governo ha dovuto fare retromarcia dopo il parere contrario del commissario per la spending review Carlo Cottarelli e i dubbi della Corte dei Conti: così la commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato gli emendamenti del Governo sul dl Pubblica Amministrazione che stoppa la norma che avrebbe sbloccato quattromila pensionamenti nella scuola (i famosi quota 96), non introduce la soglia di 68 anni per i pensionamenti di ufficio e cancella anche le penalizzazione per chi va in pensione a 62 anni. Restano invece i limiti per il resto dei dipendenti pubblici (62 anni) e medici (65 anni).
    Il Governo quindi ha dovuto rivedere il suo obiettivo di ringiovanire l’organico delle pubbliche amministrazioni tramite il pensionamento anticipato degli statali di 62 anni: il provvedimento avrebbe avuto un peso eccessivo sulle casse dello Stato. Stesso discorso anche per gli insegnati quota 96 che avrebbero potuto andare in pensione utilizzando le regole pre-Fornero: in questo caso lo Stato avrebbe dovuto affrontare un aggravio di spesa di 396 euro fino al 2018.

    Scritto da Bruno De Santis

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