Partite Iva, torna il vecchio regime dei minimi

  • 19/02/2015
  • Alla fine sono arrivate negli emendamenti al milleproroghe le modifiche alla normativa sul nuovo regime dei minimi varata nella Legge di stabilità e sull’innalzamento dei contributi Inps: entrambi i provvedimenti dovrebbero essere approvati entro il 3 marzo. Vediamo in cosa consistono le modifiche: per quanto riguarda l’aliquota Inps, è stato bloccato l’innalzamento al 29% previsto per il 2015 da una norma del Governo Monti. L’emendamento che sarà portato in aula prevede la conferma del 27% per il 2014 e il 2015 poi una crescita al 28% nel 2016 e al 29% nel 2017. Le risorse per tali modifiche arriveranno dalla diminuzione della spesa del Fondo per interventi strutturali di politica economica e da tagli ai Fondi di riserva e speciali.
    Discorso più complicato per il regime dei minimi: gli emendamenti approvati in Commissione prevedono la possibilità di scelta fra tre diversi regimi. C’è la possibilità di usufruire del nuovo che prevede un’aliquota al 15% e nessun limite di età, ma anche la possibilità di aderire al vecchio regime che prevede l’aliquota al 5%. Tale regime riguarda chi ha avviato l’attività dal 31 dicembre 2007. Questa doppia scelta al momento sarà attiva solo per il 2015: il Governo dovrà poi pensare a una riforma strutturale per evitare che il prossimo anno tornino i problemi e le polemiche connesse al nuovo regime dei minimi.

    REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
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