Lavoro, per trovarlo servono famiglia e amici

  • 08/08/2014
  • Servono ancora famiglia e amici per trovare lavoro: l’antico vizio della ‘bottarella’ o come si chiama oggi della ‘segnalazione’ è ancora molto in voga in Italia. E’ quanto emerge dai dati presentati dal presidente di Italia Lavoro, Paolo Emilio Reboani, nel corso dell'audizione alla commissione XI della Camera dei deputati: nel nostro paese il 39,8% delle persone che hanno iniziato a lavorare nel 2012 (anno di riferimento della rivelazione) è riuscito a trovare un impiego grazie a parenti e amici. Un esercito di 564.324 persone su un totale di 1.416.531.
    Subito dietro alle conoscenze, c’è ancora la richiesta diretta al datore di lavoro: il 23% dei nuovi assunti del 2012 ha utilizzato tale metodo (326.406 persone). Poco utilizzati gli altri canali di ricerca: i più efficaci sono stage e tirocini che hanno contribuito a trovare lavoro nel 12% dei casi (169.296 persone hanno ottenuto un impiego così). Sono l’8,75 invece le persone che hanno scelto di mettersi in proprio, mentre per il 5,1% il lavoro è stato ottenuto attraverso un’agenzia privata.
    Tra le altre strade battute per trovare lavoro, il 3,7% ci è riuscito tramite concorso pubblico, il 2,5% tramite gli annunci online e appena il 2,1% tramite i Centri per l’impiego.

    Scritto da Bruno De Santis

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