La maggioranza degli italiani vede nel proprio lavoro un rischio per la salute: ben 17 milioni di occupati, il 76,6% del totale ritiene, infatti, che nello svolgimento del proprio lavoro ci sia almeno un fattore di rischio per la salute. E’ quanto emerge dal report dell'Istat su "Salute e sicurezza sul lavoro": il 74,7% si sente esposto ad un rischio fisico, mentre il 27% parla di rischi psicologici. Scendendo nel dettaglio, i principali fattori di rischio fisico sono i movimenti ripetitivi della mano e del braccio (43,6%) e l'infortunio (40,2%). Proprio per questo le figure più esposte a rischi per la salute sono gli operai, così come gli uomini avvertono di più i rischi rispetto alle donne. Per quanto riguarda invece i rischi di tipo psicologico, quello più spesso avvertito dai lavoratori italiani è il "carico di lavoro eccessivo o tempistiche di lavoro pressanti" (25,3%).In questo caso ad essere più esposti sono dirigenti e quadri (39,6%), imprenditori e liberi professionisti (29,6%), impiegati (29,3%). A livello settoriale, invece, i settori che presentano un maggior rischio per la salute dei lavoratori sono le attività finanziarie e assicurative (33,4%), i servizi di informazione e comunicazione (33,6%), l'amministrazione pubblica e difesa (33,2%), la sanità (32,6%).
REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
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