Lavoro, pensioni da poveri che i giovani precari

  • 16/02/2015
  • Un presente all’insegna dell’incertezza e un futuro da poveri: questo il destino che aspetta i giovani precari italiani. Secondo una ricerca del Censis, realizzata con Fondazione Generali, la cosiddetta ‘generazione mille’ euro dovrà fare i conti con pensioni molto basse. Se oggi il 40% dei lavoratori dipendenti tra i 25 e i 34 anni ha una retribuzione netta mensile che non supera i mille euro, in futuro il 65% avrà una pensione al di sotto i mille euro, anche prevedendo avanzamenti di carriera in linea con quelli avuti delle generazioni precedenti. E questo non è nulla: perché tale previsione fa riferimento ai giovani più fortunati, quelli che hanno contratti standard. Ce ne sono poi quasi tre milioni che si dividono tra la libera professione, contratti di collaborazione e poi i Neet: in base a tale bilancio, i giovani di oggi rischiano di diventare anziani poveri in futuro. L’unica soluzione per riuscire ad ottenere pensioni accettabili è lavorare fino ad età avanzata.
    Nonostante ciò, soltanto il 35% degli italiani ha paura di invecchiare: in particolare il 43% teme le malattie e il 41% di non essere autosufficiente. In tutto questo, in futuro potrebbe anche essere difficile avere assistenza domiciliare visto che i costi di tale servizio potrebbero subire un rialzo.

    REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
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