Lavoro o figli: il problema delle donne

  • 28/02/2014
  • Lavoro o figli, vita professionale o vita familiare: purtroppo sono ancora molte le donne costrette a scegliere tra mettere su famiglia e proseguire la propria carriera lavorativa. I dati sono davvero allarmanti: soltanto nella Regione Marche tra il 2009 e il 2013 ben tremila lavoratrici sono state costrette ad abbandonare la propria occupazione durante la gravidanza o dopo il parto. Un momento di gioia che si trasforma in un periodo di preoccupazioni: la notizia dell’arrivo di un bambino porta con sé conseguenze lavorative inattesa secondo un malcostume che si fa fatica a debellare. NoNostante la crisi occupazionale che colpisce l’Italia, è sempre alto il numero di dimissioni volontarie delle lavoratrici madri. Sempre i dati della Cgil Marche delineano un quadro davvero preoccupate: soltanto nel 2013, sono state 573 le lavoratrici che hanno deciso di dimettersi ‘volontariamente’ dal lavoro nel primo di anno del figlio, andando a convalidare le loro dimissioni alla Direzione Provinciale del Lavoro. A questo numero, già di per sé elevato, bisogna aggiungere le lavoratrici che non hanno l’obbligo di confermare l’addio al lavoro e le tante precarie per le quali la gravidanza equivale a vedere azzerate le possibilità di rinnovo. Un quadro desolante, una piaga da combattere al pari di disoccupazione e precariato.

    Scritto da Bruno De Santis.

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