Lavoro, in Italia più licenziamenti che assunzioni

  • 02/03/2015
  • Non mancano di certo le cattive notizie nel mercato del lavoro italiano: l’ultima arriva dal Rapporto sulla competitività dei settori produttivi realizzato dall’Istat. Ebbene, la ripresa occupazionale stenta a decollare: la percentuale di imprese che ha dichiarato di aver effettuato delle assunzioni è minore rispetto a quella che ha licenziato. Benché con differenze diverse, il dato è costante in tutti i vari settori: nella manifattura si ha un 19% contro il 25,4%, mentre nei servizi la forbice si allarga con il 9,8% di aziende che hanno assunto e il 24,8% che hanno licenziato.
    Le buone notizie arrivano invece per le vendite sul mercato interno: dopo anni di contrazione o ristagno, si è assistito a un aumento delle vendite e del fatturato, cresciuto in 12 settori su 23 (nella precedente rilevazione era 1 su 23). In particolare si segnala il +0,9% nel settore dei beni strumentali, il +0,3% dei prodotti intermedi e di consumo non durevoli; calo invece dello 0,9% nei settori dei beni di consumo durevoli (-0,9%) e del 4,8% nei prodotti energetici. Infine, aumento del fatturato estero in tutti i raggruppamenti di industria.

    REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
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