Lavoro, in Italia licenziare è più facile che in Germania

  • 06/10/2014
  • Tiene bando in queste settimane la discussione sull’articolo 18 e sulla possibilità che il governo decide di eliminarlo per i nuovi assunti: per molti l’obbligo di reinserimento per i lavoratori licenziati senza giusta causa è un ostacolo alla competitività delle aziende e alla loro libertà, in realtà i dati del Rapporto sul Mercato del Lavoro 2013-2014 del Cnel dicono tutt’altro. Secondo tale report, infatti, in Italia licenziare un lavoratore assunto a tempo indeterminato è più facile che in Germania. Il rapporto evidenzia come Germania, Francia e Italia hanno un grado di regolazione dei rapporti molto simile e anche il nostro paese negli ultimi anni ha raggiunto un certo grado di flessibilità. In questo senso l’indice di protezione dei lavoratori permanente è a 2,51 punti, minore di quello tedesco che è di 2,87 punti e di poco superiore a quello francese (2,38): si tratta di una cifra in calo rispetto al 2008 per l’introduzione della legge Fornero.
    Per quanto riguarda invece i lavoratori a termine, il tasso di protezione è a 2 punti, più alto della Germania (1,13), ma più basso di quello francese di 1,63 punti: questo nonostante il fatto che nel 1998 i due indici erano appaiati.

    Scritto da Bruno De Santis.

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