Lavoro, in Italia il reinserimento è complicato

  • 05/05/2015
  • Per chi perde il lavoro in Italia, trovarne uno nuovo è un’impresa difficile da compiere: a dirlo sono i dati contenuti nel rapporto dedicato al nostro paese realizzato dall’Ocse. Tra i paesi appartenenti all’organizzazione, l’Italia è il quarto con la più alta percentuale di disoccupati di lunga durata (senza impiego da almeno un anno) sul totale dei senza lavoro. In particolare tale percentuale sfiora il 60% con una crescita di 15 punti percentuali dal 2007 al 2013: peggio di noi ci sono soltanto Irlanda, Grecia e Slovacchia.
    Ma le cattive notizie per il nostro paese non sono finite: in Italia c’è un gettito fiscale doppio rispetto alla media dei paesi Ocse (950 miliardi di dollari contro circa 400 miliardi), dovuto in gran parte dai contributi per la previdenza sociale che occupano il 31,2%. Altro problema riguarda la disparità di reddito tra ricchi e poveri: nel nostro paese, infatti, il 20% più ricco della popolazione guadagna quasi sei volte di più del 20% più povero. Infine, altro problema dell’Italia riguarda le donne: solo il 48% sono occupate contro il 68% degli uomini e tale valore dipende dalla difficoltà a conciliare famiglia e lavoro.

    REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
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