Lavoro, in Italia crescono disoccupati e precari

  • 30/01/2015
  • Peggiorano le condizioni lavorative in Italia: l’ultimo rapporto dell’Associazione Bruno Trentin offre un quadro allarmante dell’occupazione nel nostro paese. Sono ben nove milioni e mezzo i lavoratori in sofferenza e disagio occupazionale, una situazione dovuta a mancanza di lavoro, precarietà dell’impiego imposta e non voluta. Si tratta del dato più alto dal 2007, anno che ha segnato l’inizio della crisi.
    Secondo il presidente di Bruno Trentin, Fulvio Fammoni, intervenuto ai microfoni di ‘Radioarticolo1’, in Italia si sta assistendo a un peggioramento della quantità e della qualità del lavoro: nel terzo trimestre2014 si è visto crescere disoccupazione e cassa integrazione, ma anche il numero degli scoraggiati. “Le condizioni strutturali del mercato del lavoro in Italia peggiorano –spiega Fammoni-: cresce la disoccupazione di lunga durata, per la quale siamo ai primi posti in Europa. Questo significa che molte persone perdono il diritto agli ammortizzatori sociali e restano senza tutele”.
    Secondo Fammoni il Jobs Act non porterà vantaggi a livello occupazionale: “Possibile che nei primi mesi del 2015 si assisterà a una trasformazione di contratti a termine in contratti a tutele crescenti ma si tratterà soltanto di un cambio di modalità non di nuovi posti di lavoro”.

    REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
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