Lavoro, in Italia è fuga dei dirigenti

  • 21/11/2014

  • Dirigenti in fuga dall’Italia o meglio sono le aziende del nostro paese a non aver bisogno di tale figura professionale: dal 2008 al 2013 ben 70mila dirigenti sono stati licenziati e nel 2014 si prevede il taglio di altre 10mila unità. Tutto questo soltanto nel settore privato. I dati Istat al riguardo sono impietosi: tra il 2008 e il 2012 il numero di dirigenti è sceso del 2,5% arrivando a quota 116.200. Cifra decisamente più bassa rispetto a quelle degli altri paese europei: in Europa la media è di 4,7 dirigenti ogni 100 dipendenti, in Spagna si arriva a 2,9, in Germania a 3,4, in Francia a 6,9 e nel Regno Unito a 9,8. L’Italia? Nettamente l’ultima con appena 1,3 dirigenti ogni cento dipendenti. Ovviamente tale situazione porta anche a una riduzione della produttività di chi ancora un lavoro ce l’ha: così stretta dalla paura, la classe dirigente nostrana si limita al minimo indispensabile e non svolge efficacemente il proprio lavoro, con una riduzione della produttività dell’intero sistema. Al contrario invece si punta sui quadri: nelle aziende sono aumentati del 10% e sono sempre di più le imprese che affidano a loro ruoli dirigenziali oppure declassano un dirigente in un quadro (accade ben al 10% dei dirigenti).


    REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
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