Lavoro, flop per il Tfr in busta paga

  • 03/03/2015
  • Con l’inizio di marzo è stato dato il via libera al Tfr in busta paga, ma le aziende parlano già di flop. La possibilità di ricevere il trattamento di fine rapporto in busta paga, introdotta con la legge di Stabilità e valida per il momento fino al 2018, sembra non aver attirato l’interesse dei lavoratori: secondo dei dati della Confesercenti, infatti, soltanto 6 lavoratori su 100 ne ha fatto richiesta e appena 11 su 100 vorrebbero presentare la richiesta entro la fine dell’anno. Per la maggioranza dei lavoratori, invece, tutto resterà così come è: l’83% degli intervistati, infatti, è intenzionato a lasciare accumulare il Tfr nell’impresa per la quale lavora, come accaduto finora. A richiedere il Tfr in busta paga sono soprattutto quelle persone che hanno la necessità di saldare debiti pregressi, mentre soltanto il 19% ha intenzione di utilizzare la maggiore liquidità per fare acquisti. A incidere sulla poca attrattività del Tfr in busta paga sono soprattutto due fattori: il non voler perdere la possibilità di riscuotere una somma consistente a fine carriera e il timore di vedersi alzare le tasse, visto che il Tfr in busta paga è tassato con aliquota ordinaria.

    REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
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