Soltanto Grecia e Turchia sono messe peggio di noi per il tasso di occupazione: sono gli allarmanti numeri diffusi dall’Osce sull’economia dei vari paesi aderenti. In tutta l’area Osce, il tasso di occupazione è salito dello 0,1% nel terzo trimestre del 2014 toccando il 65,7%; stessa percentuale di crescita anche per l’Italia, dove però il tasso di occupazione è del 55,7%: si tratta del tasso più basso dopo Grecia (49,7%) e Turchia (49,2%). Meglio di noi c’è anche la Spagna che arriva al 56%.
Per quanto riguarda, invece, l’occupazione nell’area euro si è assistito a un aumento dal 63,8% al 64%, così come negli Stati Uniti si è raggiunto il 68,2%, lo 0,1% in più rispetto all’ultima rilevazione. I paesi messi meglio dal punto di vista occupazionale sono Islanda (81,4%) e Svizzera (79,7%). Per quanto riguarda i giovani, invece, il tasso di occupazione è salito al 57,5%, con una crescita dello 0,2%: in Italia la crescita è stata dello 0,7% (dal 45,9% al 46,6%), meglio di Turchia (31,4%), Grecia (33,7), Slovenia (35,8%), Belgio (dove scende dal 43,6% al 42,4%), Spagna (44,5%), Slovacchia (45,6%), Polonia (42,8%), Ungheria (42,7%), Lussemburgo (42,5%). Dati negativi invece per l’occupazione femminile: alla crescita dello 0,2% dell’area Osce (dal 73,5% al 73,7%), è corrisposta una diminuzione in Italia (dal 64,8% al 64,7%).
REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
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