Lavoro donne: miglior curriculum, minori opportunità

  • 11/11/2013
  • Per le donne lavorare in Italia è ancora un'impresa difficile, soprattutto se si è mamma: un'indagine dell'Università La Sapienza di Roma rivela come il numero di lavoratrici in Italia è cresciuto del 22,2%, ma i livelli sono ancora lontani da quelli degli altri paesi europei. Nel nostro paese, infatti, solo il 59% delle donne lavorano dopo il primo figlio: una percentuale decisamente più bassa rispetto al 74% della Germania e all'81% della Svezia.
    Altri numeri confermano la difficoltà di trovare lavoro per le lavoratrici con prole: la differenza del tasso di occupazione tra uomini e donne è del 7% senza figli e del 17% nel caso di presenza di prole (61% contro il 54% nel primo caso, 89% contro il 72% nel secondo caso). Inoltre tra le laureate chi ha figli ha più difficoltà: a cinque anni dal titolo di studio lavora l'89% delle laureate senza figli, contro il 69% di chi invece è mamma. Differenze anche dal punto di vista della retribuzione: le donne senza figli guadagnano 1.247 euro contro i 1.090 delle lavoratrici che hanno prole. Insomma per le donne, soprattutto se mamme, trovare lavoro è molto difficile: tutto ciò nonostante un rendimento migliore rispetto ai colleghi maschi. Le lavoratrici presentano spesso un curriculum migliore, si laureano più giovani e sono più regolari negli studi conseguendo il titolo in corso nel 40,6% dei casi contro il 36,4% dei maschi.

    Scritto da Bruno De Santis.

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