Lavoro, contro la disoccupazione bisogna lavorare meno ore

  • 12/01/2015
  • La soluzione contro la disoccupazione? Lavorare meno ore: è questa la strada indicata da Marco Craviolatti, attivista sociale e sindacale, nel libro “E la borsa e la vita. Distribuire e ridurre il tempo di lavoro: orizzonte di giustizia e benessere” edito da Ediesse edizioni.
    Nel libro vengono analizzati i dati sulla produzione nei vari paesi europei, si prendono in considerazione ore lavorate e le ricadute sul piano occupazionale: la conclusione è che passare troppo tempo e troppo poco tempo in ufficio non aiuta a generare più ricchezza. Se, invece, il lavoro diventa una delle tante dimensioni della vita, con la ridistribuzione dei tempi di produzione, migliorerebbe tutto il sistema imprenditoriale dal punto di vista dell’efficienza e della produttività.
    Il ragionamento di Craviolatti va nella direzione opposta della riforma del lavoro, il Jobs Act, approvato dal Governo Renzi: l’idea è fissare dei limiti all’orario di lavoro, sia attraverso la riduzione volontaria che con orari collettivi più corti del tempo pieno e più lunghi del tempo parziale. Occorre, secondo l’autore, una riscrittura della regole che agevolerebbe anche le aziende: la riduzione dell’orario di lavoro, infatti, sarebbe autofinanziata dagli incrementi di produttività delle imprese.
    In linea di massima il fisco dovrebbe andare a premiare l’”orario obiettivo”, penalizzando invece chi lavora di più o di meno: in questo modo anche i lavoratori sarebbero invogliati a lavorare ‘il giusto’ in quanto il minor prelievo fiscale renderebbe lo stipendio proporzionalmente più elevato.

    REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
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