Lavoro, autonomi sempre più poveri

  • 23/12/2015
  • Sempre più persone scelgono di mettersi in proprio per combattere la crisi, ma il lavoro autonomo non è un’ancora di salvezza, almeno dal punto di vista economico. A dirlo sono i dati di un’elaborazione della Cgia riferiti al 2014: lo scorso anno ben il 24,9% delle famiglie con il reddito principale proveniente da lavoro autonomo ha avuto una disponibilità economica inferiore alla soglia di povertà, indicata dall’Istat in 9.455 euro annui.
    Il confronto poi tra chi ha un reddito proveniente da pensione o da un lavoro dipendente non lascia spazio ai dubbi: rispetto ai lavoratori autonomi, la famiglia con un pensionato ha entrate superiori del 20,9%, mentre quella con un lavoratore dipendente si ‘ferma’ al 14,6% in più.
    Altri numeri negativi: tra il 2010 e il 2014, le famiglie ‘autonome’ in condizioni di povertà sono cresciute del 5,1% contro la diminuzione di un punto percentuale registrata tra i pensionati e il +1% tra i dipendenti.
    Tutto questo ha portato anche a una riduzione delle partite Iva che dal 2008 al primo trimestre 2015 sono diminuite del 4,8%: il calo ha riguardano soprattutto il Sud (-7,5%), poi Nordest (-5,8%), Nordovest (-5,3%). In controtendenza il Centro: +1 per cento, pari a +11.300 unità.

    REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO24.IT
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