Lavoro, assunzioni in crescita: sono più dei posti persi

  • 08/05/2015
  • Più assunzioni che licenziamenti: sono segnali positivi quelli che emergono dal rapporto trimestrale dell'European Restructuring Monitor che ha analizzato i piani ristrutturazione, tagli, fallimento e assunzioni delle imprese europee. Il rapporto fa riferimento ai primi tre mesi del 2015: dal 1 gennaio al 31 marzo dell’anno in corso, le imprese hanno annunciato riduzioni di personale pari a 43.023 posti di lavoro, con un calo del 46% rispetto al trimestre precedente. I tagli maggiori hanno riguardano Germania e Polonia, con rispettivamente una riduzione di 8.847 e 8.235 posti. A seguire ci sono Regno Unito (5.859) e Svezia (4.533). Dall’altro versante, i piani di assunzioni sono 129: la Germania è il paese con il maggior numero di posti di lavoro creati (16.035), seguita da Regno Unito con 12.495 posti, Portogallo con 7.325 e Polonia con 7.255.
    Analizzando i dati a livello settoriale, le imprese del manifatturiero sono quelle con il maggiori numero di posti di lavoro persi (177mila unità) a fronte di 159mila assunzioni. Numeri positivi per i settori di trasporti (quasi 7mila posti di lavoro guadagnati) e commercio (in questo caso il bilancio segna un +8mila).

    REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
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