Lavorare nei beni culturali: spazio per 500 giovani

  • 30/09/2013
  • Tra i settori che sentono maggiormente la crisi economica in Italia trovo posto di diritto quello dei Beni culturali: nel nostro paese il patrimonio artistico, culturale e archeologico non è quasi mai valorizzato a dovere. Per porre un freno a tale situazione il governo ha redatto il decreto Valore e Cultura che, se l'esecutivo riuscirà a resistere, vedrà la luce il prossimo 9 ottobre 2013: il provvedimento punta a valorizzare i beni e le attività culturali tramite una serie di progetti che mettono a concorso numerosi posti di lavoro.
    Il decreto prevede un programma di digitalizzazione svolto da 500 laureati under 35 selezionati tramite concorso: i prescelti potranno accedere a un tirocinio di un anno. I primi progetti partiranno in Puglia, Campania, Calabria e Sicilia: in queste regioni saranno selezionai i primi 100 tirocinanti entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della legge.
    L'approvazione della legge sarebbe un piccolo barlume di luce in un settore dove soltanto il 16% di laureati riescono a trovare occupazione in breve periodo. Eppure sono varie le figure professionali a disposizione di chi vuole occuparsi di beni culturali: si può lavorare come collaboratore o consulente presso enti che gestiscono scavi o ricerche archeologiche oppure diventare guida turistica. In quest'ultimo caso serve ottenere un patentino rilasciato da Regioni e Province.
    Scritto da Bruno de Santis

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