Lavorare in Portogallo: come aprire un’attività
- 10/09/2014
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Tra le mete meno gettonate quando si decide di lasciare l’Italia e andare all’estero c’è sicuramente il Portogallo: si tratta di un paese con un’economia molto simile alla nostra con problematiche non molto differenti da quelle italiane. Per chi, nonostante tutto, è interessato a lavorare in Portogallo vedremo come aprire un’attività nel paese lusitano.
Prima di imbarcarsi nell’apertura di una nuova attività in Portogallo occorre conoscere bene il paese e magari trasferirsi un po’ di tempo prima per verificare sul campo se la decisione presa è quella giusta. Utile quindi un periodo di lavoro da dipendente, in modo da prendere confidenza con il mercato del lavoro portoghese e raccogliere tutte le informazioni necessarie.
Per lavorare in Portogallo aprendosi un’attività occorre, come del resto in tutti i paesi del mondo, effettuare un’indagine di mercato per valutare se l’impresa che avete in testa può avere successo. Dopo aver redatto il business plan, occorrerà decidere il tipo di società da mettere in piedi: Empresario em nome individual, sociedade unipessoal por quotas, Estabelecimento Individual de Responsabilidade Limitada , Sociedade por quotas – Limited company, Sociedade anonima, Sociedade em nome colectivo, Sociedade em comandita, Cooperativa. Per prendere tale decisioni è preferibile rivolgersi a un commercialista del posto che potrà valutare in base al tipo di business che volete mettere in piedi quale è la società da creare. Fatto ciò occorre registrare la vostra attività sul Portal do Cidadao: riceverete il certificato di registrazione online e la registrazione per pagare le tasse. Ovviamente poi in base al tipo di attività dovrete richiedere varie licenze.
Scritto da Bruno De Santis. -
