Uno studio realizzato attraverso l'intervista di 38mila datori di lavori di 42 nazioni diverse punta a capire le difficoltà da parte delle aziende a trovare lavoratori con le giuste competenze. Si tratta dell'ottava edizione della ricerca che offre un quadro completo per capire l'andamento del mercato del lavoro. Alle aziende viene chiesto: se faticano a trovare personale, quali posizioni creano più difficoltà, perché è difficile trovare lavoratori per tali posizioni, qual è l'influenza sull'azienda, le strategie attuate per trovare lavoratori. Ben il 35% delle aziende a livello mondiali ha affermato di avere difficoltà nel trovare lavratori con le giuste competenze e la gista esperienza: un dato in aumento rispetto al 2012. In cima alla classifica delle nazioni dove si hanno più difficoltà a trovare lavoratori c'è il Giappone (85%), seguito da Brasile (68%) e India (61); poi ci sono Turchia (58%), Hong Kong (57%), Bulgaria e Romania (54%). L'Italia è al 35esimo posto con il 17%, mentre all'ultimo posto troviamo con il 3% Spagna e Irlanda, due dei paesi più colpiti dalla crisi economica. Spostando lo sguardo sulle professioni per le quali è più difficile trovare lavoratori, notiamo come la percentuale più alta riguarda la manodopera specializzata, seguita da professioni del campo dell'ingegneria e delle vendite. In Europa le professioni richieste sono simili a quelle del resto del mondo: manodopera qualificata, ingegneri, rappresentanti di vendita, management, tecnici, autisti. Infine, ecco i motivi per i quali le aziende fanno fatica a trovare lavoratori: lacuna di competenze tecniche (36%), lacuna di facenti domanda (33%), lacuna di esperienza (22%), lacuna di competenze relative all'ambiente di lavoro (15%), il lavoratore vuole più soldi di quanti vengono offerti (10%), il lavoratore non vuole trasferirsi in una diversa destinazione geografica (4%), mancanza di lavoratori che vogliono fare lavoro part-time (3%). Scritto da Bruno de Santis
