Jobs Act, come cambiano i contratti

  • 25/02/2015
  • Con il varo del Jobs Act è modificata l’attuale normativa sui contratti di lavoro. Anche se il decreto è stato esaminato solo in via preliminare e non ha ricevuto il definitivo via libera, possiamo esaminare come cambiano i contratti: si parte dall’eliminazione dei Co.Co.Pro. (i contratti di collaborazione a progetto) che dal giorno dell’entrata in vigore del decreto non potranno essere più attivati, mentre quelli in vigore saranno portati avanti fino a scadenza. Dal 1 gennaio 2016 poi, i rapporti di collaborazione personali con contenuto ripetitivo ed etero-organizzati dal datore di lavoro saranno trasformati in contratti a tutele crescenti. Possibile però stipulare Co.co.Pro con accordi collettivi stipulati con organizzazioni sindacali rappresentative sul piano nazionale. Superati anche i contratti di associazione in partecipazione con apporto di lavoro e il job sharing, mentre restano confermati i contratti a tempo determinato. Per quanto riguarda il contratto di somministrazione a tempo indeterminato sono state eliminate le causali ed è stata fissato un limite all’utilizzo sul totale dei dipendenti a tempo indeterminato dell’azienda (10%). Infine, per il lavoro accessorio viene elevato il tetto per il lavoratore fino a settemila euro ed è introdotta la introdotta la tracciabilità con tecnologia sms come per il lavoro a chiamata.

    REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
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