Jobs Act c’è l’accordo: sì al reintegro per licenziamenti disciplinari

  • 17/11/2014

  • C’è l’intesa all’interno del Partito Democratico per le modifiche da apportare al testo del Jobs Act uscito dal Senato: al termine della trattativa con la minoranza dem è stato trovato un accordo per il testo che approderà alla Camera la prossima settimana. In particolare le modiche dovrebbero riguardare il reintegro per i licenziamenti discriminatori e disciplinari: per i primi c’è il sì al reintegro, mentre per i secondi il reintegro scatterà per i licenziamenti senza giusta causa in determinate fattispecie che saranno definite nei decreti delegati. Ma le novità non si fermano qui: l’accordo tutto interno al Pd prevede, infatti, la possibilità di aumentare le risorse da destinare agli ammortizzatori sociali nella legge di Stabilità e modifiche anche ai controlli a distanza.
    Modifiche che non hanno trovato l’accordo del Nuovo Centrodestra che chiede un vertice di maggioranza per discutere i ritocchi alla delega sul lavoro. Non si cura di ciò il ministro Poletti, sicuro che già da gennaio entrerà in vigore il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti che diventerà più vantaggioso per le aziende dopo l’approvazione della legge di Stabilità, che prevede la decontribuzione triennale per le nuove assunzioni a tempo indeterminato.


    REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO.EU
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