Immigrazione e sicurezza sul lavoro

  • 09/08/2013
  • Cinquantasette anni fa la più grande catastrofe mineraria in Europa.
    Bonino: l'emigrazione è parte integrante della nostra storia
    Cinquantasette anni fa la tragedia di Marcinelle ed il ricordo è ancora vivo. Anche quest'anno, sul sito minerario del Bois du Cazier - entrato a far parte nel 2012 dei siti patrimonio mondiale dell'Unesco - si terranno le cerimonie di commemorazione di una delle più grandi tragedie minerarie dei tempi moderni: 262 dei 274 minatori in servizio quel tragico 8 agosto 1956 non rividero la luce del sole, 136 di loro erano italiani.

    La commemorazione di Marcinelle «deve costituire potente richiamo ad una riflessione ancora attuale sui temi della piena integrazione degli immigrati così come su quelli della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il concreto accoglimento di queste istanze umane e civili e la piena affermazione di questi diritti fondamentali debbono essere perseguiti con la massima attenzione dalle istituzioni e da tutte le forze sociali». E' quanto scrive il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione dell' anniversario Napolitano esprime nel suo messaggio «ideale vicinanza a quanti partecipano alle cerimonie in ricordo della orribile sorte dei minatori, italiani e non, che persero la vita al Bois du Cazier 57 anni fa». «In questo giorno dedicato al ricordo del sacrificio del lavoro italiano nel mondo - conclude -, rivolgo il mio pensiero di solidarietà ai familiari delle vittime della tragedia e di ogni altra nella quale sono periti nostri emigranti».

    Anche il ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha inviato un messaggio per la commemorazione della tragedia.«Oggi, 8 agosto, ricorre l'anniversario della tragedia in cui persero la vita 262 lavoratori di dodici diverse nazionalità. 136 di loro erano italiani. A ricordo indelebile di quella giornata, l'8 agosto ricorre la Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo», scrive il ministro. «Il nostro memore e commosso pensiero va non solo ai connazionali che perirono tragicamente al Bois du Cazier questo stesso giorno 57 anni fa, ma anche a tutti i lavoratori italiani che, con il loro lavoro e il loro sacrificio, hanno diffuso nel mondo l'immagine di un'Italia operosa e tenace. Il lavoro è il principio cardine della nostra Repubblica, essendo posto nella Costituzione a fondamento della dignità stessa della persona», continua Bonino. «Come ci ricorda tristemente Marcinelle, è nostro preciso dovere, oggi come nel passato, garantire a tutti l'accesso al lavoro e garantirlo in condizioni di sicurezza. Perché in nessun luogo del mondo la vita della persona sia sacrificata alla carenza di garanzie sul posto di lavoro». «L'emigrazione - prosegue il ministro - è parte integrante e indissolubile della nostra Nazione e della nostra storia. Chi ha lasciato e ancora oggi lascia l'Italia contribuisce con la propria attività alla crescita del nostro Paese e di quelli di destinazione, dando lustro ai valori più positivi dell'italianità nel mondo e contribuendo con il proprio apporto allo sviluppo delle società di accoglienza». «Rivolgo quindi a tutti i lavoratori italiani nel mondo il mio più sentito ringraziamento», conclude Bonino.

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