Il lavoro del futuro: il cloud working

  • 18/09/2013
  • Se il lavoro stabile è ormai diventato una chimera e la crisi economica non trova vie d'uscita, occorre ingegnarsi per riuscire a individuare nuove forme di lavoro: ecco allora prendere corpo il cloud working. Si tratta di portali di lavoro a chiamata che hanno lo scopo di mettere in relazione domanda e offerta sul web in tutto il mondo. In pratica quando un'azienda ha bisogno di una particolare figura per svolgere un servizio che può essere realizzato anche da remoto, consulta uno di questi portali, individua il libero professionista in grado di svolgerlo e gli affida l'incarico la cui durata può variare da alcune ore a qualche giorno. Si tratta di una pratica già molto diffusa all'estero e che sta prendendo piedi anche in Italia: il cloud working è particolarmente adatto ad alcuni tipi di mestieri legati al lavoro sul pc (copywriter, articolisti, web designer, traduttori e grafici).
    Come funziona un portale di cloud working' Aziende e lavoratori si registrano: le prime possono presentare dei progetti da realizzare, i secondi possono consultare le varie offerte presenti e decidere a quali candidarsi. Una volta accettata la propria candidatura si lavora a progetto e si è in grado di monitorare lo stato dei lavori dal portale. Inoltre a lavoro completato, il portale offre un sistema di valutazione: in tale modo il professionista può crearsi la propria reputazione online e aumentare il giro di clienti.
    Il cloud working non offre alcun tipo di tutela, niente ferie pagate e retribuzioni minime, ma al contempo è anche un'opportunità di trovare un impiego che con il tempo, se si è in grado di 'farsi un nome', permette anche di arrivare a buoni guadagni. Dall'altro lato invece le aziende hanno il vantaggio di non dover assumere un dipendente, con tutte le spese del caso, e potersi rivolgere a un freelance con una diminuzione notevole dei costi.
    Scritto da Bruno de Santis

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