Il lavoro a tempo indeterminato in Italia esiste ancora!

  • 16/09/2013
  • Il posto fisso non esiste più: il ritornello è strombazzato quotidianamente da più parti. Il contratto a tempo indeterminato, con tutte le tutele del caso, ormai non va più di moda, non risponde alle dinamiche del mercato del lavoro moderno, si sente dire in giro. Da tale premessa arriva l'affermazione sulla diffusione sempre maggiore di contratti a termini, in somministrazioni, false collaborazioni o consulenze: flessibilità è diventata la parola d'ordine nel mondo del lavoro. Ma le cose stanno davvero come sembra'
    I numeri presentano un quadro diverso: se da un lato la disoccupazione ha raggiunto livelli record, bisogna considerare anche che nell'ultimo anno ci sono state ben dieci milioni di assunzioni non compensate da altrettante cessazioni di contratti. L'evidenza che il mercato del lavoro non è poi così bloccato come sembra. Altro dato incoraggiante: l'Istat afferma che i lavoratori occupati sono 22,5 milioni, di cui ben 17 con contratti a tempo determinato o indeterminato e solo cinque 'indipendenti. Inoltre ad avere un contratto a tempo indeterminato sono 13 milioni di dipendenti, il 75% di chi ha un contratto: una percentuale che dimostra come, al di là delle tante chiacchiere che si fanno, il posto fisso in Italia esiste ancora.
    E d'altronde non potrebbe essere diversamente: un'azienda per battere la concorrenza ha bisogno di manodopera qualificata e disponibile per un lungo periodo di tempo, quindi il contratto a tempo indeterminato potrà modificarsi, ma non è ancora destinato ad andare in soffitta.
    Scritto da Bruno de Santis

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