Il contratto di lavoro part-time

  • 06/08/2013

  • Con il Decreto Legge del 10 Settembre 2003 n.276, attuativo della nota Legge Biagi, è stata resa la precedente normativa sul lavoro part-time più flessibile e meno formale.

    La precedente normativa non viene di fatti né abrogata né sostituita, ma modificata in vari punti con la principale finalità di rendere la stipulazione e la modifica del contratto di lavoro part time più snella con l'intento di facilitare realmente l'utilizzo di questa forma contrattuale da parte delle aziende.

    Il contratto di lavoro a tempo parziale (part-time) mantiene le tre tipologie esistenti:

    Orizzontale: se la riduzione di orario viene effettuata all'interno dell'orario giornaliero (ad es. 4 ore anziché 8, tutti i giorni).
    Verticale: se la riduzione di orario viene effettuata nell'ambito di periodi concordati (settimana, mese, anno). Ad esempio si concordano 3 giorni pieni a settimana.
    Misto: è una combinazione delle due tipologie sopra descritte. Ad esempio, in alcuni periodi dell'anno si può concordare una riduzione dell'orario di lavoro del 50%, in altri del 20%.
    In tema di orario eccedente quello pattuito e in merito alla tipologia di clausole, il part time verticale e quello misto vengono accomunati a differenza del part time orizzontale che conserva un trattamento differenziato.

    Di seguito, le modifiche a quanto è necessario conoscere del contratto di lavoro part-time, alla luce dell'ultimo decreto legislativo 276/2003.



    Definizione del contratto e modalità

    Il contratto di part-time rimane un contratto individuale, stipulato in forma scritta, nel quale deve essere contenuta sia indicazione della durata della prestazione lavorativa che riportato l'orario di lavoro (con riferimento al giorno, alla settimana, al mese e all'anno).

    La forma scritta è obbligatoria ai fini probatori dell'esistenza della tipologia di contratto (il datore che non ottempera a questa norma è passibile, su richiesta del lavoratore, di dover dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro a tempo pieno), ma viene meno l'obbligo per la direzione del personale di inviarne copia, entro 30 giorni dalla data di stipulazione alla Direzione Provinciale del lavoro. Permane comunque l'obbligo per il datore di lavoro di inviare, entro 30gg, copia del contratto ai Centri dell'impiego per la registrazione dell'avvenuta assunzione.

    L'assunzione a part-time può avvenire anche a tempo determinato e può essere espressamente indicato il termine dell'accordo stesso, se ragioni di tipo organizzativo o produttivo lo richiedono.

    Con il Decreto del Settembre 2003, non è più obbligatorio stabilire all'interno del singolo contratto il limite massimo di ore di lavoro supplementare effettuabili al giorno o nell'anno, le causali obiettive e i provvedimenti per il superamento, per le quali è ammesso il ricorso al lavoro supplementare. Per la definizione di questi aspetti si rimanda al contratto collettivo nazionale, se da esso trattati.


    Le clausole elastiche e clausole flessibili

    Il decreto 276/2003 modifica le precedenti clausole elastiche (ossia la possibilità che un datore di lavoro, modifichi, dandone congruo preavviso, l'orario di lavoro) distinguendo tra

    - clausole flessibili
    - clausole elastiche in senso stretto

    Le prime sono relative alla possibilità delle modifiche dell'orario di lavoro del contratto a tempo parziale orizzontale, mentre le seconde si riferiscono al contratto part time verticale o misto.

    Tali clausole devono essere formalizzate per iscritto anche contestualmente alla stipula del contratto e se richiesto dal lavoratore, in presenza di un Rappresentante Sindacale Aziendale, da lui scelto.

    Per la stipulazione delle suddette clausole è necessario il consenso del lavoratore che può rifiutare il patto elastico senza che ciò costituisca giustificato motivo di licenziamento.

    Spetta alla contrattazione collettiva nazionale stabilire in che misura e per quali motivi può essere modificato l'orario di lavoro dal patto elastico e che com 9 àÐé 7 ti di lavoro alla Bentleynese " 9°íé 7 0Ýé 7 Y i sè davanti al selezionatore (RESPONSABILE DEL PERSONALE)LUES AY f dal Fisco, tremano i contribuentiREGOLE(A Ýé 7 àà ''ettoA( à dal Fisco, tremano i contribuentiAecon)A` ê 7 06 12:49:00i al0)¨ Û Àk PERSONALE)ne,nY0Ðe i sè davanti al selezionatore (RESPONSABILE DEL PERSONALE)UES pY( Û æ -08-02 16:13:00','Multe Equitali0 ¨ Û h+ê 7 ata sono nulleIp8h e lavoro, la formula dei campi internazionaliatII T battere il pessimismo nell\'ambito lavorativotiXIø Û ø Û ('3','2013-08-05 11:52:0 Û 1 XNTO i24_notizie (n_stato,n_dataInserimento,n_dataPubblicazione,n_titolo,n_descrizione,n_foto,n_operatoreID,n_libero,n_titoloS,n_descrizioneS) VALUES ('3','2013-08-05 12:16:00','2013-08-05 12:16:00','I segreti per trovare lavoro nel 2013 'Comunicare con più di 140 caratteri'i9 1 NTO i24_notizie (n_stato,n_dataInserimento,n_dataPubblicazione,n_titolo,n_descrizione,n_foto,n_operatoreID,n_libero,n_titoloS,n_descrizioneS) VALUES ('3','2013-08-05 12:16:00','2013-08-05 12:16:00','I segreti per trovare lavoro nel 2013 'Comunicare con più di 140 caratteri'',' super99 @éé 7 si intende per lavoro autonomoI9 Q emminile: l'Italia pecca nell'emancipazionen_ti0Iøf h+ê 7 ('3',''')mentaA0(f i assunzione donne e over 50 2013potenz A0l 0l Ò ¸. nserimento,n_dataPubblicazione,n_titolo,n_descrizione,n_foto,n_operatoreID,n_libero,n_titoloS,n_descrizioneS) VALUES ('3','2013-08-06 12:40:00','2013-08-06 12:40:00','Rapporto sul mondo del lavoro 2013: Scenario Italia','Il mercato del lavoro italiano lascia vedere pochi segni di ripresa...
    ' Dopo il periodo 2011 ed inizio 2012 in cui i livelli di occupazione sono rimasti stabili, nella
    seconda metà del 2012, la perdita di posti di lavoro ha segnato una accelerazione: sono stati
    persi quasi 100.000 posti nei due ultimi trimestri (fig. 1). Nel quarto trimestre del 2012, gli
    occupati erano diminuiti di oltre 48.000 rispetto al trimestre precedente. Inoltre, a partire
    dal secondo trimestre del 2008, l'economia italiana ha perso circa 600.000 posti di lavoro.
    Siccome, nello stesso periodo, la popolazione in età lavorativa è aumentata di circa 1,1
    milioni, servono all'Italia circa 1,7 milioni di nuovi posti di lavoro per riportare il tasso di
    occupazione ai livelli pre-crisi.
    ' Il tasso di disoccupazione è aumentato regolarmente a partire dall'inizio della crisi. Dal 6,1%
    nel 2007, il tasso di disoccupazione è aumentato quasi ininterrottamente per raggiungere
    l'11,2% nel quarto trimestre 2012. In Italia, la sfida della ricerca di un posto di lavoro è stata
    particolarmente difficile per i giovani tra 15 e 24 anni: il tasso di disoccupazione di questa
    fascia di età è salito di 15 punti percentuali ed ha raggiunto il 35,2% nel

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