Diplomati vs Laureati: chi ha più successo nel mondo del lavoro'

  • 23/07/2013
  • Dalla recente indagine elaborata dall'Istat emerge che tra coloro che hanno meno di 29 anni il tasso di disoccupazione dei laureati è più elevato rispetto a quello di chi consegue soltanto il diploma. Con l'avanzare dell'età, tuttavia, chi è in possesso di un titolo accademico recupera terreno a causa del ritardo dell'entrata sul mercato del lavoro. Analizzando in generale la percentuale di disoccupazione per titolo di studio possiamo rilevare i seguenti dati: i laureati presentano un tasso di disoccupazione intorno al 5,4%; i diplomati al 7,8%; il 10,4% per coloro che hanno conseguito la licenza di scuola media; l' 11,6% coloro che possiedono soltanto la licenza elementare. Un dato non meno rilevante è il fatto che sempre più spesso il titolo di laurea conseguito non trova uno sbocco sul mercato del lavoro. Il superamento dell'attuale crisi pone una particolare attenzione al tema di un efficace orientamento dei giovani verso gli studi post-diploma, proprio in rapporto alla questione occupazionale. In futuro occorreranno politiche del lavoro capaci di realizzare un reale raccordo tra la scuole superiori, università e aziende. L'obiettivo principale che istituzioni e operatori del settore devono porsi è quello di sostenere i giovani nell'intraprendere una scelta consapevole, che tenga conto degli interessi e delle aspirazioni individuali e possa al contempo favorire l'accesso ad un'occupazione soddisfacente e coerente rispetto a quanto studiato. Questa esigenza non può risolversi esclusivamente con la diffusione di materiale informativo presso le istituzioni scolastiche, ma implica un approccio concreto che tenga conto della realtà e dei bisogni dei giovani. Nonostante le numerose contraddizioni, i limiti economici e culturali che caratterizzano l'attuale mercato del lavoro, le indagini sull'occupazione confermano la laurea come uno strumento importante per lo sviluppo del Paese. Nel 2012 si è riscontrato un calo delle iscrizioni universitarie e se la situazione dovesse riconfermarsi nei prossimi anni sarà difficile pensare di mantenere standard di qualità internazionali per la formazione delle nuove generazioni. Il problema è rendere le lauree più spendibili nel mercato del lavoro, eliminando, ad esempio, corsi di laurea che non offrono alcuna possibilità occupazionale. Tra gli aspetti più mortificanti dei giovani laureati italiani vi è quello di non riuscire a trovare un lavoro stabile e, se lo trovano, è quasi sempre precario. Nell'affrontare questa drammatica e complessa situazione molti sono costretti a svolgere mansioni inferiori o diverse dalla loro formazione di base, o al contrario svolgono mansioni di grande responsabilità con contratti che prevedono una retribuzione di appena 1.000 - 1200 euro mensili. Le facoltà che garantiscono retribuzioni mensili più elevate sono quelle di Medicina e Chirurgia (oltre 1600 euro mensili); Agraria ed Ingegneria (entrambe assestate attorno ai 1450 euro mensili), ovviamente questi dati possono subire delle variazioni in base al luogo in cui si vive. Nella grottesca situazione che regola il mercato del lavoro c'è anche il paradosso in cui chi ha conseguito una laurea e una formazione eccellente è costretto a nasconderla per il timore di non essere assunto perché definito 'troppo competente o preparato'. La laurea rappresenta comunque un investimento importante per la formazione personale e lavorativa, anche se questa da sola non basta e spesso occorre specializzarsi o sperimentare ambiti diversi da quelli del proprio percorso di studi. Per quanto riguarda le opportunità dei diplomati, anche in questo caso le contraddizioni non mancano: non avere una laurea da un lato può essere penalizzante, dall'altro un vantaggio specie per quelle mansioni in cui è richiesta una preparazione tecnico-pratica. Un diplomato può affermarsi nel mondo del lavoro con grande successo anche se non possiede una laurea. Molti sono i fattori che possono entrare in gioco: personalità, competenza, capacità imprenditoriale, ingegno,coraggio, determinazione e impegno nel conseguire e coltivare le proprie passi 8kN dilagante dell'occupazione giovanile continua a mietere vittime soprattutto tra i 'dottori' di casa nostra. Dall'ultimo rapporto pubblicato da Excelsior - Unioncamere relativamente alle previsioni di assunzioni lavorative dell'ultimo trimestre, aprile ' giugno 2013, risulta diminuita proprio la quota di laureati che hanno trovato un impiego. Al contrario, su questo tanto ambito titolo di studio, sembra vincere a mani basse il diploma, a quanto pare molto più spendibile nel mondo del lavoro.Y Diplomati vs Laureati: chi ha più successo nel mondo del lavoro'ione,nÀYÈ Û È Û peratoreID,n_libero,n_titoloS,n_descrizioneS) VALUES ('3','2013-07-23 11:37:00','2013-07-23 11:37:00','Mestieri di ieri, lavori di domani: l\'artigiano',' À L dilagante dell'occupazione giovanile continua a mietere vittime soprattutto tra i 'dottori' di casa nostra. Dall'ultimo rapporto pubblicato da Excelsior - Unioncamere relativamente alle previsioni di assunzioni lavorative dell'ultimo trimestre, aprile ' giugno 2013, risulta diminuita proprio la quota di laureati che hanno trovato un impiego. Al contrario, su questo tanto ambito titolo di studio, sembra vincere a mani basse il diploma, a quanto pare molto più spendibile nel mondo del lavoro.o NTO i24_notizie (n_stato,n_dataInserimento,n_dataPubblicazione,n_titolo,n_descrizione,n_foto,n_operatoreID,n_libero,n_titoloS,n_descrizioneS) VALUES ('3','2013-07-19 11:04:00','2013-07-19 11:04:00','Come andare in pensione a 57 annilla Q hWN Squinzi, urgenti giustizia, fisco e costo del lavoroicAQ vN osti di lavoro per donne e giovania letIA ²L iare una mail di lavoro e non farsi cestinare0I¨ Û yN sulle riformea 0o dell'entrata nel mondo del lavoro dei diplomati vale sia per gli impeghi stagionali che per quelli non stagionali. Infatti, nell'ultimo anno i primi sono aumentati di 3,9 punti, passando dal 38, 6% al 42,5%. Stesso discorso vale per le assunzioni non stagionali, passate dal 38,9% del 2012 al 43,9% del 2013. In particolare, tra quest'ultime svettano i settori dell'industria e dei servizi che, a quanto pare, assumono gran parte del personale proprio tra le file dei diplomati.ma vincA UN he devi sapere sui colloqui di lavoroel0A yN ø4K e dei privatin_90Ð(ê 7 re Facebook per trovare lavorol(9 Û xãK ppoolo,A(0 K ose da sapere per trovare lavorozioniiQAx N , un successo il bando per start up e nuove imprese corPQxpK (ê 7 el lavoro e la crisi delle banche e dei privatiAP N ivere un Curriculum Vitae perfettoa let! 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Infatti, nell'ultimo anno i primi sono aumentati di 3,9 punti, passando dal 38, 6% al 42,5%. Stesso discorso vale per le assunzioni non stagionali, passate dal 38,9% del 2012 al 43,9% del 2013. In particolare, tra quest'ultime svettano i settori dell'industria e dei servizi che, a quanto pare, assumono gran parte del personale proprio tra le file dei diplomati.le dellA nN er 60.000 giovani dalla green economyicAA êé 7 voro, meno stipendio e più assunzioniti Ap|N p|N N N nserimento,n_dataPubblicazione,n_titolo,n_descrizione,n_foto,n_operatoreID,n_libero,n_titoloS,n_descrizioneS) VALUES ('3','2013-07-22 10:41:00','2013-07-22 10:41:00','Napolipark

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