Contributi per le mamme lavoratrici: come ottenerli

  • 09/09/2013
  • Al mondo d'oggi decidere di diventare mamma è una scelta che richiede un'elevata quota di coraggio: avere un figlio è un'esperienza bella quanto difficile dal punto di vista organizzativo ed economico, anche, se non soprattutto, per le mamme lavoratrici. Per favorirle la Riforma del Lavoro dell'ex ministro Fornero ha previsto dei contributi per l'acquisto dei servizi dell'infanzia come alternativa al congedo parentale. Tale contributo serve per usufruire dei servizi di baby sitting o per le spese della rete pubblica e privata dei servizi per l'infanzia.Il contributo per le mamme lavoratrici è pari a 300 euro mensili per un massimo di 6 mesi (3 per le lavoratrici a progetto): per i servizi di baby sitting verrà corrisposto tramite buoni lavoro, altrimenti attraverso il pagamento diretto della struttura scelta. Per ogni mese di contributo usufruito ci sarà la diminuzione di un mese del periodo di congedo parentale.
    Del contributo per le mamme lavoratrici non possono usufruire le lavoratrici autonome, chi ha già diritto ai benefici del fondo per le Politiche relative ai diritti e alle pari opportunità e chi risulta esente totale dal pagamento della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati convenzionati.
    I contributi saranno erogati in base a una graduatoria nazionale che terrà conto dell'ISEE: si può presentare domanda all'INPS attraverso il canale WEB, cui si può accedere tramite PIN dispositivo
    Scritto da Bruno de Santis

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