Come aprire una piccola fabbrica di birra

  • 12/09/2013
  • Siete amanti della birra, conoscete tutti i segreti della produzione e volete mettere in piedi una piccola fabbrica di birra' Potete seguire l'esempio di Peter che ha realizzato il sogno di diventare produttore di birre tutte naturali: il suo prodotto è stato subito apprezzato dai romagnoli che affollano il suo locale.
    Ad aiutare Peter ci ha pensato Paolo con altri tre amici: la loro idea era di aprire una microbirreria che producesse e distribuisse birra genuina. Insieme hanno messo in piedi HOPS, una microbirreria diventata ora anche ristorante, dove la lavorazione della birra avviene tutta a vista. Peter ha messo a disposizione dei suoi quattro compagni di avventura le conoscenze acquisite frequentando l'Università della birra a Monaco e altri corsi sulla lavorazione del malto.
    La realizzazione dei quattro tipi di birre (rossa doppio malto, nera, la classica bionda e la weissen, misto di frumento e orzo) parte dalla cantina dove c'è il mulino, che mescola i vari cereali e arriva fino ai tini, (dove viene riscaldato il mosto) posizionati dietro al bancone dove la birra di Peter viene spillata e servita.
    4) Azienda agricola: aprirla in dieci mosse
    Se volete entrare a far parte delle oltre 800mila aziende agricole attive in Italia, la Coldiretti vi mette a disposizione un vademecum su 'come aprire una azienda agricola in dieci mosse'. Ecco i dieci punti fondamentali per aprire un'azienda agricola:
    1) Avere un'idea di impresa, ovvero decidere se volete essere un imprenditore tradizionale (puntare su uno specifico comparto) o innovativo e diversificato, puntando sulle opportunità della legge di orientamento in agricoltura. Occorre poi avere in mente su cosa volete puntare: innovazione, vendita diretta, reti, territorio, qualità, agroenergie, agriturismo, fattoria didattica.
    2) Sarà utile fare un'analisi delle caratteristiche e delle potenzialità aziendali con l'osservazione del territorio, del mercato, dei concorrenti e delle norme in vigore.
    3) Confrontarsi con chi ha già fatto un'esperienza simile.
    4) Stendere un progetto di sviluppo imprenditoriale: delineare obiettivi, risultati, azioni da compiere, investimenti da fare. In pratica bisogna redigere un business plan.
    5) Ricerca dei finanziamenti: verificare la possibilità di ricevere un contributo nell'ambito delle politiche di sviluppo rurale e di un mutuo da Ismaenel, attiva proprio nella piccola proprietà contadina.
    6) Presentazione del progetto per il finanziamento pubblico. Si tratta di fare la domanda per l'accesso al finanziamento unitamente alla presentazione del business plan. Fondamentale rivolgersi a un centro Caa e farsi aiutare da un professionista. Tenete presente che la richiesta di accesso alle risorse dei piani di sviluppo rurali ha tempi molto lunghi (l'erogazione del contributo arriva dopo 18-24 mesi)
    7) Presentazione del progetto per il finanziamento privato: buone opportunità sono offerte da Creditagri, primo consorzio fidi nazionali.
    8) Formazione di base: possibile sfruttare i numerosi corsi di formazione professionale attivi a livello regionale, utili anche per conoscere altri colleghi e instaurare rapporti.
    9) Passaggi burocratici: apertura Partita Iva, iscrizione al registro delle imprese sezione speciale Agricoltura (con una previsione di fatturato superiore ai 7mila euro annui), iscrizione e dichiarazione all'Inps.
    10) Occhio alla burocrazia: il settore agricolo richiede molteplici adempimenti quotidiani. Una stima parla di 100 giorni l'anno impiegati per adempiere passaggi burocratici.
    Scritto da Bruno de Santis

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