Aprire una gastronomia: come fare

  • 01/10/2013
  • Aprire una gastronomia potrebbe rivelarsi una buona soluzione contro la crisi: si tratta, infatti, di un'attività che risponde alle esigenze del consumatore. In Italia ormai lavorano sia l'uomo che la donna con quest'ultima costretta ad abbandonare le vesti da casalinga: il risultato è che spesso si ricorre al cibo già preparato per pranzo e cena ed è qui che entra in gioco la gastronomia.
    Cosa occorre per aprire una gastronomia' Bisogna per prima cosa quantificare l'investimento iniziale e scegliere con meticolosità la zona dove far sorgere la propria attività (da prediligere zone centrali dove sono presenti uffici e locali commerciali). Per la scelta del locale bisogna vedere se è possibile allestire una zona pranzo magari, in caso di piccole dimensioni, sfruttando la classica soluzione all'americana con basi d'appoggio fissate al muro e sgabelli.
    Scelto il locale si passa all'allestimento. Occorrerà: un bancone dove esporre le pietanze, un piano di lavoro per preparare i piatti, frigorifero, cucina, forno per preparare pizze e focacce, friggitrice. Per quanto riguarda il personale, per avviare una gastronomia occorrono due-tre elementi e scegliendo un'attività a conduzione familiare si potrebbero ridurre le spese di molto.
    Passiamo agli aspetti legali: si può aprire l'attività sia come ditta individuale che come società, ma la scelta più importante è tra impresa commerciale e realtà artigiana. Nel secondo caso non si venderanno prodotti non preparati direttamente da voi e vi occorrerà: Partita Iva, iscrizione Inail, iscrizione Inps, iscrizione alla CCIAA, presentazione della Scia. Nel primo caso invece occorre presentare la Scia dichiarando di voler commercializzare anche prodotti alimentari, oltre agli altri procedimenti previsti anche nel caso precedente: il titolare dovrà però essere in possesso di un attestato di frequenza di un corso regionale e di una certificazione dell'esperienza lavorativa nel settore per almeno due anni negli ultimi cinque.
    Scritto da Bruno De Santis

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