Alternanza scuola-lavoro: i docenti lanciano l'allarme
- 30/10/2015
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Sono sempre di più le indagini che evidenziano come il problema del mercato del lavoro italiano sia la mancanza di relazione tra scuola, università e aziende. Il salto da un percorso formativo all'inizio di una carriera lavorativa è troppo importante e spesso crea difficoltà sia ai giovani che all'azienda che si lamentano perché non trovano profili in linea con le loro esigenze. Una problematica alla quale sembrava possibile porre rimedio con la nuova alternanza scuola-lavoro prevista nella riforma varata dal governo Renzi. Invece, i docenti lanciano l'allarme, soprattutto per licenzi scientifici e classici: enti ed istituzioni hanno spesso risposto no alle richieste degli istituti scolastici di ospitare i ragazzi per le 200 ore di tirocinio previste. Il problema è l'assenza di personale con le competenze necessarie per poter svolgere il ruolo di tutor, oltre al fatto che non si saprebbe come impiegare i ragazzi. Perdurando questa situazione, c'è il rischio di non poter garantire agli studenti il giusto periodo di tirocinio in azienda e un primo contatto con la vita professionale: proprio quello che servirebbe per far sì che la formazione e il lavoro finalmente convergano.
REDAZIONE GIORNALISTICA IMPIEGO24.IT
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